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Impianti a Budapest

In tempi di “turismo odontoiatrico” può essere d’aiuto ricordare i rischi di terapie avventate guidate solo dal risparmio economico.

 

Questo paziente di circa 50 anni ha deciso di eseguire una riabilitazione su impianti a Budapest. Ne è tornato con una parestesia permanente all’emiarcata destra ed un lavoro completamente da rifare.

 

Per i non addetti ai lavori ed in parole semplici significa che la classica anestesia,il formicolio al labbro che si sente dal dentista, a questo signore non passerà più !

 

Dalle lastre è possibile osservare gli impianti inseriti alla destra paziente completamente nel canale alveolare, ossia dove passa il nervo alveolare inferiore, delicata struttura nervosa che non si doveva assolutamente toccare.

 

Il danno a questo punto è irreversibile.

 

Imprudenza ? Imperizia ? Negligenza ? Difficile stabilire con certezza. Il risultato è comunque devastante.

 

In chirurgia le complicazioni possono sorgere anche ad affermati professionisti Italiani (magari non così grossolane…..), ed è proprio in queste situazioni che il rapporto con il medico deve essere diretto al fine di avere l’assistenza e l’appoggio necessario a superare  i problemi.

 

Qualora poi lo si ritenesse opportuno e adeguatamente motivato, una eventuale richiesta di risarcimento seguirebbe un iter relativamente semplice.

 

Per questo signore le spiegazioni, probabilmente solo “telefoniche” e di difficile comprensione linguistica, sono servite a poco. La richiesta di risarcimento poi…….

 

Ma allora ne valeva la pena ?

 

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